Attività di ricerca

Diario della campagna di scavo a Saqqara – terza settimana

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La terza settimana dei nostri scavi è stata relativamente priva di eventi perché stiamo ancora scavando tra i detriti degli anni '80 per raggiungere il livello della nuova tomba scoperta nel 2018. Senza rimuovere prima la sabbia, non sarebbe sicuro lavorare lì, perché questa cadrebbe sul nostro personale. Mentre Nico e Paolo stanno scavando ulteriormente l'area insieme agli operai egiziani, gli altri hanno sfruttato il tempo extra per riorganizzare gli spazi nei magazzini. Il team di Polimi (il 3D Survey Group) ha continuato a indagare la grande area in concessione. I fantastici risultati sono descritti nel diario di scavo di questa settimana.

Diario di scavo 3, 30 marzo - 5 aprile 2019: Documentare in 3D

Il 3DSurveyGroup del Dipartimento ABC del Politecnico di Milano ha partecipato per il secondo anno allo scavo della Missione congiunta Leiden-Torino. Il gruppo di ricerca, guidato dal professor Francesco Fassi e dalla professoressa Cristiana Achille, è attivo nel campo del rilievo 3D, della modellazione e della valorizzazione dei Beni Culturali. Le principali attività sono: rilievo architettonico e archeologico, monitoraggio, gestione di modelli 3D ad alta risoluzione e di dettaglio, didattica e formazione.
In questa stagione il team è composto da Alessandro Mandelli e Luca Perfetti, con la collaborazione esterna della professoressa Corinna Rossi. Si occupano di documentare in 3D l'intero processo di scavo, dall'intera area in concessione, ai contesti e ai piccoli reperti che emergono durante le attività di scavo.
Nell'ambito del dualismo tecnologia-scienze umane, il ruolo del 3DSurveyGroup è quello di mettere la metrologia (scienza che si occupa della misurazione e delle sue applicazioni) al servizio degli esperti del team, del pubblico e della memoria futura. La missione del gruppo è quella di unire le forze con tutti i membri del team per massimizzare la registrazione dei dati prima che l'avanzamento dello scavo distrugga i contesti archeologici. L'obiettivo è duplice: aumentare il potenziale di studio successivo al termine della missione e registrare e diffondere informazioni sul contesto reale dei reperti, che di solito si perde.



Didascalia: Alessandro Mandelli e Luca Perfetti mentre sondano l’area di scavo
Foto: Nicola Dell’Aquila

 

I modelli 3D dell'area scavata sono strumenti utili per aiutare il lavoro degli archeologi durante e dopo gli scavi. Grazie a questi strumenti, infatti, si può tracciare la storia e l'avanzamento dei lavori e "viaggiare" indietro nel tempo, rivisitando contesti perduti per sempre, dal primo all'ultimo giorno della stagione.
Con questo strumento, gli archeologi, nei loro uffici di Leiden e Torino possono navigare tra i dati grezzi e imparziali dei giorni di scavo, alla ricerca di informazioni mancanti di cui hanno perso le tracce o alla ricerca di risposte a domande impreviste.

Quando la squadra di scavo trova qualcosa di interessante, come rilievi, ceramica e sepolture, la squadra di ricognizione registra immediatamente la situazione acquisendo foto e misurando le coordinate dei reperti. In seguito, migliorano il primo rilievo, secondo le richieste, e consegnano ad ogni esperto ciò di cui ha bisogno.
Il team del Politecnico ha fornito orto-fotografie ad alta risoluzione che sono state utilizzate per delineare alcune iscrizioni incise nella pietra. Se l'orto-foto non è sufficientemente chiara, utilizzando un normale computer portatile gli archeologi sono in grado di simulare luci che si muovono intorno all'oggetto e lo illuminano in vari modi, per meglio comprendere i segni e i disegni. Si tratta di un esempio riuscito di collaborazione tra l'aspetto tecnico e quello umanistico, in cui il primo individua lo strumento più efficace per rispondere alle domande poste dal secondo.



Didascalia: modello 3D del ritrovamento numero 92 con luce artificiale
Elaborazione: Luca Perfetti e Alessandro Mandelli

 

Tutti i modelli digitali sono raccolti in una sorta di database tridimensionale, ognuno nella sua posizione relativa. Questo è possibile grazie alla rete topografica intorno all'area di scavo che è stata verificata dal team di rilievo durante i primi giorni della missione.
Durante la seconda settimana, a causa dell'ampliamento dell'area di scavo, abbiamo posizionato e misurato con precisione un nuovo punto topografico di fronte alla Tomba di Maya e gli operai hanno rimosso quello vecchio.



Didascalia: nuovo punto topografico “SAK19P1”
Foto: Alessandro Mandelli



Didascalia: vecchio punto topografico “M005”
Foto: Alessandro Mandelli

 

Quest'anno, la squadra dovrà affrontare molte sfide: 1) generare il DSM (Digital Surface Model) dell'intera concessione; 2) completare i modelli 3D delle tombe principali; 3) rilevare le camere sotterranee di Meryneith.
Dopo una lunga passeggiata nella concessione utilizzando lenti “fish-eye” (letteralmente: occhio di pesce; è un obiettivo fotografico o cinematografico grandangolare estremo che abbraccia un angolo di campo non minore di 180°) per creare più di 1.500 foto, il modello digitale della concessione è quasi concluso. Questo tipo di rappresentazione, con le linee di contorno, aiuta a comprendere la topologia (lo studio del paesaggio dal punto di vista morfologico) dell'area e il paesaggio intorno alle tombe principali.



Didascalia: modello DSM dell’area di scavo
Elaborazione: Luca Perfetti

 

L'anno scorso, il team ha eseguito un rilievo completo delle tombe di Maya e Tia e poi ha consegnato accurati modelli digitali delle tombe e dei loro rilievi, gentilmente sponsorizzati dalla Fondazione Amici di Saqqara. Quest'anno l'obiettivo è quello di raccogliere tutti i dati per riprodurre anche le tombe di Horemheb, Pay, Ptahemwia e Meryneith. Proprio in questi giorni, le indagini posso dirsi in gran parte concluse e l'elaborazione è in corso.


Didascalia: modello 3D della tomba di Maya gentilmente sponsorizzato dai Friends of Saqqara Foundation nel 2018
Elaborazione: Alessandro Mandelli



Didascalia: dettaglio dei rilievi della tomba di Maya gentilmente sponsorizzato dai Friends of Saqqara Foundation nel 2018
Elaborazione: Alessandro Mandelli

 

Per quanto riguarda il rilievo del pozzo di Meryneith e delle sue camere sotterranee, il nostro dottor Luca è desideroso di testare un dispositivo fotogrammetrico a basso costo per il rilievo di spazi ristretti con una metodologia di elaborazione che ne garantisca l'accuratezza. L'obiettivo è quello di adattare questa tecnica per affrontare le molte sfide del rilievo di questo tipo di spazi come la tenuta dell'ambiente, l'assenza di qualsiasi tipo di illuminazione naturale e l'architettura laboriosa e sinuosa. L'anno scorso, il team ha affrontato una situazione simile, quando ha rilevato un pozzo di fronte ad una delle cappelle ramessidi nella zona nord.



Didascalia: disegno tecnico del pozzo 131 (stagione di scavo 2018)
Elaborazione: Luca Perfetti

 

Nei prossimi giorni, quando il pozzo sarà aperto, effettueranno un test per confrontare diversi approcci e tecniche e verificarne la precisione finale. Se volete saperne di più... rimanete sintonizzati con la Missione congiunta Leiden-Turino a Saqqqara!

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