Il Papiro dei Re

Torna in esposizione al Museo Egizio il Papiro dei Re, dopo un’opera di ricerca e restauro, frutto di una collaborazione internazionale tra Torino, Copenaghen e Berlino.
Il nuovo allestimento temporaneo, corredato da strumenti multimediali e infografiche che rivelano la storia e i contenuti del celebre documento, è visitabile dal 27 settembre al 21 novembre 2022. 

Nel giorno in cui il mondo dell’egittologia celebra il bicentenario della decifrazione dei geroglifici ad opera di Jean-François Champollion, il Museo Egizio accende i riflettori su uno dei papiri della sua collezione più celebri al mondo, anche noto all’estero con il nome di “Turin King List”. Si tratta dell’unica lista reale d’epoca faraonica scritta a mano su papiro che sia giunta fino a noi.

Alla base del restauro, ci sono gli studi pluriennali dell’egittologo dell’Università di Copenaghen, Kim Ryholt, che ha elaborato una nuova ricostruzione del manoscritto, lavorando a stretto contatto con Rob Demarée, egittologo dell’Università di Leiden, sotto la supervisione di Susanne Töpfer, responsabile della Collezione Papiri del Museo Egizio. A mettere le mani sul Papiro dei Re per 10 settimane a Torino è stata una delle massime esperte al mondo di restauro di papiri, con all’attivo 46 anni di esperienza: Myriam Krutzsch dell’Ägyptisches Museum und Papyrussammlung der Stattlichen Museen zu Berlin, museo diretto da Friederike Seyfried, membro del comitato scientifico del Museo Egizio, che ha sostenuto il progetto di restauro.

Tutti i frammenti del Papiro dei Re sono stati ripuliti e consolidati da Myriam Krutzsch. Nuovi frammenti, conservati sempre presso la Papiroteca del Museo Egizio, circa una trentina, sono stati inseriti nella trama del manoscritto, mentre alcuni sono stati riposizionati, alla luce dei nuovi studi condotti dal professor Kim Ryholt, grazie al quale l’elenco dei faraoni, in ieratico, distribuiti su 11 colonne, è leggermente mutato.

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