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Mostrami
Riaprono la Galleria dei Re e il Tempio di Ellesiya. Entrano nel vivo le celebrazioni del bicentenario del Museo Egizio
La Galleria dei Re e il Tempio di Ellesiya riaprono al pubblico, dopo quasi otto mesi di cantieri, per il restauro e il riallestimento, e dopo essere state visitate in anteprima dal
Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dal Ministro della Cultura, Alessandro Giuli e dal Secretary General of the Supreme Council of the Antiquities of the Arab Republic of Egypt, Khaled Mohamed Ismail. È l’ultima tappa di una serie di nuovi allestimenti ed eventi, che hanno scandito il 2024, anno del bicentenario del Museo Egizio, un traguardo che verrà celebrato per tutto il 2025, quando si concluderà il progetto della corte coperta in vetro e acciaio e dell’ipogeo, firmato dallo Studio Oma - Office for Metropolitan Architecture di Rotterdam.
Da dieci anni di ricerche nasce “Materia. Forma del Tempo”
“Materia. Forma del tempo” è il nuovo allestimento permanente del Museo Egizio, che indaga la materia nell’antico Egitto, tra legni, pigmenti, vasi in ceramica e oggetti in pietra, dall’Epoca Predinastica (ca. 4000-3100 a.C.) a quella Bizantina (565-642 d.C.). Settecento metri quadrati, distribuiti su due piani, custodiscono circa 6 mila reperti provenienti dai depositi del Museo.
Al Museo Egizio torna in esposizione il corredo di Nefertari
Il 9 agosto 2024 ha aperto la nuova sala del Museo Egizio dedicata al corredo funerario di Nefertari (1295-1255 a. C.), che torna a Torino al termine di un tour internazionale, durato 8 anni.
L'impatto economico e sociale del Museo Egizio
Ammonta a 412,6 milioni l’impatto economico del Museo Egizio sul territorio della Città Metropolitana di Torino: lo certifica l’analisi della Fondazione Sant’Agata per l’Economia della Cultura.
Il Museo Egizio e le Gallerie d'Italia presentano "Paesaggi/Landscapes"
A partire dal 13 giugno fino al 12 settembre 2024 alle Gallerie d’Italia – Torino un’installazione immersiva visitabile gratuitamente e un ciclo di dialoghi a ingresso libero che metterà a confronto fotografi, artisti ed egittologi saranno i protagonisti di “Paesaggi/Landscapes”. La dicotomia tra paesaggio reale e paesaggio immaginario nella ricerca archeologica e fotografica è il tema centrale dell’iniziativa.
Apre la Galleria della Scrittura
Dal 22 dicembre si amplia il percorso espositivo del Museo Egizio.
Dopo lavori di consolidamento e restauro, riapre il terzo piano del Museo, con un nuovo allestimento: la Galleria della Scrittura. Si tratta di mille metri quadrati che ospitano 248 reperti, un viaggio in 10 sezioni all’origine delle scritture dell’antico Egitto, a ritroso nel tempo di 4000 anni.
1824-2024 Il Museo Egizio verso il bicentenario
Il 2024, anno delle celebrazioni del bicentenario del Museo Egizio, segna l’inizio di una nuova stagione di trasformazione del Museo non solo da un punto di vista architettonico, ma anche sotto il profilo dell’allestimento e della ricerca archeologica.
Il progetto architettonico del nuovo Museo entra ora nella fase esecutiva ed è firmato da David Gianotten e Andreas Karavanas, dello studio Oma (Office for Metropolitan Architecture) di Rotterdam.
Il dono di Thot: leggere l'antico Egitto
La mostra "Il Dono di Thot: Leggere l'antico Egitto" ripercorre l’evoluzione delle scritture (ieratico, demotico, copto e geroglifico) e la varietà dei supporti su cui si scriveva, aprendo una finestra sull’ambiente, il pensiero e la società dell’antico Egitto.
Il Papiro dei Re
Torna in esposizione al Museo Egizio il Papiro dei Re, dopo un’opera di ricerca e restauro, frutto di una collaborazione internazionale tra Torino, Copenaghen e Berlino.
L' allestimento temporaneo è corredato da strumenti multimediali e infografiche che rivelano la storia e i contenuti del celebre documento.
Cortile Aperto: Flora dell’Antico Egitto
“Cortile Aperto: Flora dell’antico Egitto” è un nuovo spazio verde che debutta nella corte del Museo Egizio. C’è il loto azzurro, con i suoi fiori che si schiudono all'alba per poi richiudersi al tramonto, simbolo di rinascita e rigenerazione e non può mancare il papiro, che originariamente cresceva in fitte paludi lungo il Nilo o lungo il suo delta ed era la pianta araldica del Basso Egitto. Sono solo alcune tra le piante protagoniste di “Cortile Aperto”, un omaggio alla civiltà dell’antico Egitto, che fu tra le prime a sviluppare una cultura del giardino e a conferire significati simbolici a piante e fiori.
Mostra "Aida, figlia di due mondi"
Per celebrare i 150 anni di Aida, il Museo Egizio racconta la genesi, il contesto storico e le relazioni che hanno accompagnato la nascita dell’opera verdiana, un capolavoro frutto del dialogo fra due mondi, Europa ed Egitto, che la musica unisce sottolineando il legame imprescindibile fra le due sponde opposte del Mediterraneo.
Alla ricerca della Vita. Cosa raccontano i resti umani?
Il Museo Egizio amplia i propri spazi espositivi con una nuova sala permanente dedicata alla vita nell’antico Egitto attraverso lo studio dei resti umani.
"Liberi di imparare 2": una nuova esposizione di copie dei reperti del Museo Egizio realizzate nel carcere di Torino
Il Museo Egizio presenta al pubblico, dal 13 aprile, una nuova mostra frutto del progetto “Liberi di imparare”, nato nel 2018 dalla collaborazione del Museo con la Direzione della Casa Circondariale ‘Lorusso-Cutugno’ e l’Ufficio della Garante dei diritti delle persone private della libertà del Comune di Torino.
Giro d’Italia 2021: al Museo Egizio fa tappa la “biografia” di una Maglia Rosa
Il Museo Egizio partecipa ai festeggiamenti per i 90 anni della Maglia Rosa e ospita nel mese di maggio un cimelio appartenuto a Fausto Coppi: da venerdì 7 maggio al 30 maggio una Maglia Rosa storica della Collezione Chiapuzzo del Museo AcdB di Alessandria farà infatti tappa al Museo, allestita negli spazi della mostra temporanea Archeologia Invisibile.
"Nel laboratorio dello studioso"
Prende il via il 26 aprile 2021 “Nel laboratorio dello studioso”, un nuovo progetto espositivo dedicato alla ricerca: una serie di mostre bimestrali con approfondimenti su reperti e contesti archeologici ogni volta diversi. Un ricco calendario alla scoperta della collezione torinese che proseguirà fino al 2022.
Un'esperienza digitale a misura di studente: al via il nuovo progetto di didattica a distanza per le scuole
Per rispondere al complesso momento vissuto dal sistema scolastico italiano per effetto dell’emergenza sanitaria, il Museo Egizio promuove una nuova iniziativa dedicata alla formazione degli studenti. Si tratta di un innovativo progetto di didattica a distanza: non una semplice lezione online, ma una vera e propria esperienza digitale a misura di studente, da vivere in classe con la guida di un egittologo.
Un nuovo virtual tour al cuore della collezione del Museo Egizio
Il Museo Egizio prosegue l’implementazione degli strumenti digitali a disposizione del suo pubblico con un nuovo virtual tour che permette di visitare da remoto le sale che costituiscono il vero fiore all’occhiello della collezione torinese: quelle dedicate al villaggio di Deir el-Medina e alla tomba di Kha.
La regina Nefertari prosegue il suo viaggio in Nord America e arriva in Texas
Prosegue con una nuova tappa il tour nordamericano dei reperti del Museo Egizio, protagonisti della mostra itinerante "Regine del Nilo" che, nonostante il complesso contesto internazionale fortemente condizionato dalla pandemia di Covid-19, approda con un nuovo allestimento al Kimbell Art Museum di Fort Worth (Texas), dal titolo "Queen Nefertari's Egypt", dove potrà essere visitata dal pubblico statunitense a partire da domenica 6 dicembre e fino al 14 marzo 2021.
La cura e la cultura: per la stagione 2020/21 il Museo Egizio “raddoppia” con due calendari di conferenze egittologiche online

A novembre il Museo Egizio dà il via al proprio programma di conferenze scientifiche, che per la stagione 2020/2021 si presenta con un doppio calendario di incontri interamente online, incentrati sui temi di ricerca e di indagine egittologica, museale e archivistica, che vedrà alternarsi ricercatori internazionali e curatori del Museo.

"Dalle Alpi alle piramidi. Piccole storie di piemontesi illustri". Il Museo Egizio si racconta in piemontese
Con otto clip che verranno pubblicate sui canali social del Museo a cadenza settimanale, il progetto “Dalle Alpi alle Piramidi. Piccole storie di piemontesi illustri” ridà voce ad alcune delle più autorevoli figure del passato del Museo, con la parlata del loro tempo, il piemontese (ma con sottotitoli in italiano): ogni episodio racconterà le vicende di un personaggio che ha fatto la storia del Museo, ciascuno legato a una provincia piemontese.

Nel corso dei mesi di novembre e dicembre, il Museo Egizio proporrà quindi otto storie esclusive, offrendo al pubblico non soltanto l’opportunità di riscoprire il dialetto piemontese quale patrimonio linguistico accessibile, ridando vigore e dignità alla cultura regionale, ma anche l’occasione per dare un volto ai protagonisti di grandi imprese e guardare da una nuova prospettiva al legame fra questa regione e l’antico Egitto.
"Egypt of Glory": il Museo Egizio riprende l’attività espositiva internazionale con una mostra a Helsinki e Tallinn

Due nuove esposizioni portano per la prima volta in Finlandia ed Estonia i reperti della collezione del Museo Egizio: “Egypt of glory” è il titolo del progetto espositivo unitario ospitato fino a marzo 2021 in due sedi, il museo Amos Rex di Helsinki e il Kumu Art Museum di Tallin.


Le esposizioni daranno al pubblico la possibilità di spaziare tra argomenti e periodi della storia dell’antico Egitto diversi, raccontati attraverso una ricca selezione di reperti.

Lo sguardo dell’antropologo: connessioni tra egittologia e antropologia
Dopo la riapertura al pubblico delle proprie sale, il Museo Egizio riprende anche l’attività espositiva temporanea: da sabato 13 giugno, e fino al 15 novembre, la visita della collezione egittologica viene arricchita da "Lo sguardo dell'antropologo”, una piccola mostra allestita in una sala del primo piano e realizzata dai curatori del Museo Egizio in collaborazione con il Museo di Antropologia ed Etnografia dell'Università di Torino (MAET), chiuso dal 1984.

La mostra nasce dall’intento di mettere in dialogo le collezioni dei due musei, proponendo una riflessione sulle modalità con cui la cultura scientifica europea, tra la fine del XIX secolo e la prima metà del XX, percepiva e classificava i suoi “altri”. Un progetto che mira a ricostruire i rapporti tra egittologia e antropologia, individuando prospettive di ricerca e possibili aree di collaborazione futura.
Il Museo Egizio riapre al pubblico
Apertura speciale gratuita martedì 2 giugno per la Festa della Repubblica.
Dal 5 giugno tre giorni alla settimana – venerdì, sabato e domenica – tariffe ridotte per tutti e biglietteria esclusivamente online.

Martedì 2 giugno il Museo Egizio ritrova il suo pubblico dopo la lunga chiusura per l’emergenza sanitaria e lo fa con una riapertura speciale a ingresso gratuito: è il modo in cui il direttore Christian Greco e la presidente Evelina Christillin, insieme a tutta la squadra del Museo, scelgono di celebrare la Festa della Repubblica.
La piattaforma TPOP, progetto di digitalizzazione della collezione papiri del Museo Egizio, vincitore nella categoria ‘ricerca’ dei prestigiosi Premi del Patrimonio Europeo/Premi Europa Nostra 2020
Alla Turin Papyrus Online Platform (TPOP), progetto realizzato dal Museo Egizio per la digitalizzazione e messa a disposizione della propria collezione papirologica, è stato riconosciuto il prestigioso Premio del Patrimonio/Premi Europa Nostra 2020 nella categoria ricerca.

TPOP, avviata nel 2017 e resa disponibile al pubblico a settembre 2019, è una piattaforma per la condivisione della collezione papirologica torinese, realizzata con l’obiettivo di renderla ampiamente accessibile e, in particolare, di consentirne liberamente lo studio alla comunità scientifica, oltre a garantirne una migliore conservazione e valorizzazione. La collezione custodita dal Museo Egizio è tra le più significative a livello mondiale, comprende quasi 700 manoscritti interi o ricomposti e oltre 17.000 frammenti di papiro.

 
Le "Passeggiate del Direttore" vanno online: su Youtube il format delle visite guidate da Christian Greco
Dinanzi alla momentanea e forzata chiusura delle sue sale, il Museo Egizio apre a tutti la possibilità di partecipare a una visita guidata dal direttore Christian Greco, riproponendo la formula in versione digitale. Da oggi sarà sufficiente collegarsi sul canale Youtube dell'istituzione per scoprire i reperti dell’antico Egitto in compagnia del Direttore attraverso una serie di video.
Il Museo Egizio apre al pubblico nuovi spazi dedicati al racconto della propria storia
A meno di cinque anni dall'aprile del 2015, quando fu svelata al pubblico la nuova configurazione del Museo Egizio, frutto dell’imponente opera di rifunzionalizzazione che ne aveva trasformato gli spazi e ripensato la disposizione della collezione, le superfici all’interno dell’ex Collegio dei Nobili si arricchiscono oggi di un ulteriore e significativo ampliamento del percorso espositivo.

Si tratta di un importante intervento strutturale, realizzato nel corso dell’autunno, che ha per protagoniste le cosiddette “sale storiche” con cui i visitatori iniziano il percorso al piano ipogeo, laddove l’itinerario alla scoperta dell’antico Egitto è introdotto da un racconto sulle origini del Museo stesso. Una narrazione proposta ora in una modalità rinnovata, approfondita e interattiva, grazie al completo riallestimento che ha articolato tale area in cinque inediti ambienti, uno dei quali destinato ad ospitare la fedele ricostruzione di una sala così come si presentava nell’800.
Accertato il buono stato di conservazione delle mummie del Museo Egizio - studio a cura di Eurac Research
Microrganismi e umidità, se non controllati, possono portare alla totale decomposizione dei reperti antichi, intaccando un patrimonio culturale di inestimabile valore. Per questo il Museo Egizio ha affidato agli esperti di Eurac Research lo studio dello stato di conservazione di tutte le mummie e dei resti umani esposti o conservati a Torino. Dopo due anni di esami nel museo e nei laboratori di Bolzano, i ricercatori di Eurac Research verificato che, con un grado di umidità relativa compreso tra il 25 e il 65 per cento, i 116 resti umani conservati nelle vetrine e negli archivi del Museo Egizio sono nell'intervallo di sicurezza e quindi in buona salute.
A Rio de Janeiro è “egittomania”: in 17 giorni di apertura superati i 200 mila visitatori alla mostra allestita con i reperti del Museo Egizio nelle sale espositive del Centro Cultural Banco do Brasil
Giungono dall'altra sponda dell’Atlantico numeri che segnano un nuovo successo internazionale del Museo Egizio: nella giornata di ieri ha già superato la ragguardevole soglia dei 200 mila accessi, in soli 17 giorni di apertura,  la mostra “Antico Egitto: dalla vita quotidiana all'eternità” inaugurata il 12 ottobre a Rio de Janeiro, che propone 140 pezzi della collezione egittologica torinese nelle sale espositive del Centro Cultural Banco do Brasil, dove sarà visitabile fino al 27 gennaio 2020.

Il Museo Egizio con questo progetto approda per la prima volta in Brasile dando vita a un evento espositivo con cui vengono celebrati i trent'anni di attività dello stesso Centro Cultural Banco do Brasil, istituzione a cui si deve la volontà di proporre alla comunità carioca un percorso di visita capace di svelare la vita dell’antico Egitto grazie ai reperti provenienti da Torino.

Ma si tratta solo dell’inizio di una lunga trasferta, poiché l’allestimento - che contempla anche uno spazio di promozione turistica con un video dedicato al Museo e a Torino -  verrà in seguito portato in tour durante tutto il 2020, facendo tappa a San Paolo, Brasilia e Belo Horizonte, le altre tre sedi nazionali dell’ente culturale dell’istituto di credito brasiliano.
I papiri del Museo Egizio approdano online: da oggi la piattaforma open data TPOP rende accessibili i reperti digitalizzati della collezione torinese
È una delle collezioni di papiri più significative a livello mondiale quella custodita dal Museo Egizio, con circa 700 manoscritti completi (integri o riassemblati) a cui si sommano oltre 17mila frammenti, di cui solo una piccola parte trova spazio lungo il percorso espositivo, mentre la maggior parte di essi è custodita nella “papiroteca” del Museo, il deposito in cui vengono archiviati e conservati gli antichi scritti.

Un patrimonio straordinario e in larga parte non visibile né noto al pubblico, che ora diviene però fruibile approdando sul web, grazie alla sua digitalizzazione: da oggi è infatti online “TPOP - Turin Papyrus Online Platform”, piattaforma per la condivisione della collezione papirologica torinese, realizzata con l’obiettivo di renderla ampiamente accessibile e, in particolare, di consentirne liberamente lo studio alla comunità scientifica, oltreché di garantirne una migliore conservazione e valorizzazione.
Mostra Archeologia Invisibile
Cos'è in grado di raccontare un oggetto di sé? I nostri sensi ce ne restituiscono informazioni base come l’aspetto, la dimensione, la forma, il colore, finanche le tracce che l’uomo, la natura o il tempo vi hanno impresso. Eppure, tutto ciò non è evidentemente sufficiente a disvelare l’intera storia e il ciclo di vita.
L’archeometria – insieme delle tecniche adottate per studiare i materiali, i metodi di produzione e la storia conservativa dei reperti – rende possibile interrogare gli oggetti: grazie alla crescente interazione con le competenze della chimica, della fisica o della radiologia, il patrimonio materiale della collezione del Museo Egizio rivela di sé elementi e notizie altrimenti inaccessibili.
Un network di istituzioni da tutto il mondo che, tramite le nuove tecnologie, si pone al servizio del passato per rendere visibile ciò che è invisibile.
Italia protagonista col Museo Egizio del progetto triennale dell’Unione Europea per la rinascita del Museo Egizio del Cairo
Il progetto dell’Unione Europea, Transforming the Egyptian Museum of Cairo (Trasformare il Museo Egizio del Cairo), vede una collaborazione inedita con protagonista l’Italia con il Museo Egizio - capofila dell’intervento - insieme al Louvre, al British Museum, all'Ägyptisches Museum und Papyrussammlung di Berlino, al Rijksmuseum van Oudheden (Leiden), al BBR - Bundesamt für Bauwesen und Raumordnung, all'IFAO - Institut Français d'Archéologie Orientale e all'ICA - Istituto Centrale per l'Archeologia.
Indagine sui visitatori e impatto economico
10 mesi di indagine per conoscere il pubblico e l’impatto economico sul territorio
Mostre temporanee
La mostra diffusa "Anche le statue muoiono. Conflitto e patrimonio tra antico e contemporaneo"  nasce dalla comune riflessione di quattro istituzioni - Museo Egizio, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Musei Reali, Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino - e propone un dialogo attorno al tema trasversale della distruzione e della perdita e della conservazione e protezione del Patrimonio.

Al Museo Egizio dal 9 marzo al 9 settembre 2018
Mostre itineranti
Egypt. House of Eternity, un tour in 5 città cinesi, con oltre 200 reperti della collezione torinese: un percorso scientifico pensato per il continente asiatico, dove la civiltà faraonica è meno nota che in Occidente e per questo offre prospettive di connessioni e confronto di grande potenzialità.

Reines d'Egypte,  l'esposizione che porta a Pointe-à-Callière, Cité d'archéologie et d'histoire de Montréal (Canada) molti reperti del Museo Egizio tra i quali il prezioso corredo della Regina Nefertari.
Museo e Collezione
Attualmente lo spazio museale è di circa 10.000 mq e comprende 5 piani, 15 sale, per 3300 oggetti esposti e uno spazio espositivo di 600 mq destinato alle mostre temporanee.
Presidente
Dal 2012 è Presidente del Museo Egizio.

Da Settembre 2016 è la rappresentante femminile della UEFA al Consiglio FIFA (Fédération Internationale de Football Association).

Dal 2015 al 2018 presiede l’ENIT (Ente Nazionale Turismo) con nomina dalla Presidenza del Consiglio.
Direttore
Christian Greco è direttore del Museo Egizio dal 2014.  Ha guidato e diretto il progetto di rifunzionalizzazione, il rinnovo dell’allestimento e del percorso espositivo, concluso il 31 Marzo 2015, che ha portato alla trasformazione dell’Egizio, da museo antiquario a museo archeologico.
YOU&ME Membership
Coinvolgere i visitatori del Museo Egizio nelle attività dell’ente, dalla cura della collezione di reperti, al sostegno alla ricerca e all’inclusione sociale: è l’obiettivo di “You&ME”, la prima campagna di membership promossa dal Museo Egizio.
Chi aderirà alla campagna potrà sostenere l’attività del Museo con una quota annuale, che gli permetterà di fruire di pacchetti di benefit, differenziati a seconda della fascia di età o del tipo di membership.