Eventi speciali
Returning the gaze – 30 ottobre performance + talk
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011 44 06 903
Dal lunedì al sabato dalle ore 9:00 alle 18:30
Mercoledì 30 ottobre 2024, durante Artissima, ospiteremo la performance "The Book of Mud" dell'artista Ali Cherri e un talk tra l'artista, il Direttore Christian Greco e il Direttore del MAO Davide Quadrio.
La performance, che si terrà alle 17.15, si svolgerà in una delle nuove sale permanenti di "Materia. Forma del Tempo" e coinvolgerà tre performer: un musicista alla chitarra e due attori che, in arabo e italiano, daranno vita a immagini oniriche, evocando uomini dagli occhi iridescenti, ombre, fango e dèi antichi. Con Ali Cherri, Francesca Bracchino, Souhaib Ayoub, Charbel Haber.
Il talk, previsto per le 18.30, intende stimolare riflessioni sul significato della memoria culturale e sull'idea che l'arte possa connettere epoche diverse, generando nuovi significati ed emozioni. Il dialogo sarà in italiano ed inglese.
I due appuntamenti sono gratuiti con prenotazione obbligatoria su Eventbrite.
Clicca QUI per prenotare la performance + talk
Clicca QUI per prenotare solo il talk.
L'ingresso avverrà da Via Maria Vittoria 3m.
Evento realizzato nell’ambito del progetto Sguardi del museo, sguardi sul museo. Ali Cherri e il bicentenario del Museo Egizio di Torino sostenuto dal PAC2024 - Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Nato nel 1976 a Beirut, Ali Cherri è un artista con base a Parigi, con tre decenni di pratica artistica tra film, performance, scultura in terracotta e bronzo , disegno e installazioni. Interroga i modi in cui la violenza politica si diffonde nei corpi delle persone e nel paesaggio fisico e culturale. Le opere di Ali Cherri sono incluse nelle collezioni, tra gli altri, del MoMA di New York, del British Museum, del Musée national d’art moderne - Centre Georges Pompidou, del Solomon R. Guggenheim Museum e del Cnap (Centre National des Arts Plastiques).
Charbel Haber è musicista, performer, artista visivo e compositore nato in Libano nel 1978. Ha iniziato la sua carriera alla fine degli anni '90 nel Libano post-bellico. Da allora, ha collaborato con artisti di varie discipline, sia libanesi che internazionali, come Rabih Mroué e Lina Majdalani, Ali Cherri, Ziad Antar, Joanna Hadjithomas e Khalil Joreige, Charbel Hajj Boutros, Tarek Atoui, Forced Entertainment e la compagnia di danza Maqamat, su progetti che spaziano dal cinema e le arti visive al teatro e, più recentemente, alla danza contemporanea. Ha anche co-fondato la prima band post-punk del Libano, "Scrambled Eggs," nel 1998 e ha successivamente co-fondato due etichette di musica sperimentale: "Those Kids Must Choke" e "Johnny Kafta's Kids Menu." È anche membro di diversi gruppi musicali e, nel corso degli anni, i suoi tour gli hanno permesso di incontrare e collaborare con artisti di free rock e improvvisazione. I suoi lavori più recenti includono la pubblicazione di un libro multimediale che contiene una raccolta di poesie e una serie di fotografie che accompagnano il suo ultimo album, "A Common Misunderstanding of the Speed of Light," pubblicato dall'etichetta "Other People" del musicista Nicolas Jaar, e "Enfin La Nuit" con Fadi Tabbal, pubblicato su Nahal Records.
Souhaib Ayoub è uno scrittore, performer e artista libanese. Ayoub ha pubblicato due romanzi in arabo: "L'homme de satin" (2018) e "Le loup de la famille" (2024). La sua pièce teatrale, "L'imperceptible suintement de la vie", che ha interpretato lui stesso, è stata diretta da Lina Majdalanie e Rabih Mroué nell'ambito di "Hartaqat" al Théâtre Vidy-Lausanne ed è stata presentata al "Festival delle Colline Torinesi" (2023). È autore e regista della pièce "les rêves qui dévorent la rivière" (2024).
Il lavoro di Ayoub esplora tematiche legate alla queerness, all'identità di genere, al corpo e allo spazio della morte e dei sogni ad occhi aperti, indagando i recessi nascosti della memoria individuale e collettiva. Nel 2013, ha fondato Taʿa Naktub ("scriviamoci"), un progetto volto a incoraggiare i giovani del mondo arabo a dedicarsi alla scrittura creativa
Francesca Bracchino si diploma alla Scuola del Teatro Stabile di Torino nel 2000 e da allora prende parte a diversi allestimenti del TST, diretta tra gli altri da Michele Di Mauro, Mauro Avogadro, Jean Cristophe Sais, Giancarlo Cobelli. Negli anni lavora con registi quali Cesare Lievi, Carmelo Rifici, Mario Perrotta, Ludovic Lagarde, con cui debutta al Festival de Avignon nel Richard III di Peter Verhelst, recitando per la prima volta in francese. Insieme a Michele Di Mauro, Carlotta Viscovo e Francesca Brizzolara è autrice del progetto Ferocemadreguerra. E' diretta da Leonardo Lidi ne “La casa di Bernarda Alba” per il Teatro Stabile di Torino. Nel 2023 collabora a Hartaquat di Lina Majdalanie e Rabih Mroué nella versione presentata al Festival delle Colline Torinesi. Nel 2004 vince il premio Eleonora Duse come migliore attrice emergente del teatro italiano. Dal 2021 è docente presso la scuola di formazione per attori del Teatro Stabile di Torino.
Performance e talk si inseriscono nell'ambito della prima residenza d'artista organizzata dal Museo Egizio, un'iniziativa che invita l'artista libanese Ali Cherri a esplorare il dialogo tra arte contemporanea e cultura millenaria. Il progetto mette in luce temi come la violenza e le sue ripercussioni sul patrimonio culturale, creando un legame unico tra le opere di Cherri e la collezione egizia, ed è sostenuto dal PAC2024 - Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura; sarà svelata il 20 novembre in occasione dei festeggiamenti dell'istituzione torinese.
La performance, che si terrà alle 17.15, si svolgerà in una delle nuove sale permanenti di "Materia. Forma del Tempo" e coinvolgerà tre performer: un musicista alla chitarra e due attori che, in arabo e italiano, daranno vita a immagini oniriche, evocando uomini dagli occhi iridescenti, ombre, fango e dèi antichi. Con Ali Cherri, Francesca Bracchino, Souhaib Ayoub, Charbel Haber.
Il talk, previsto per le 18.30, intende stimolare riflessioni sul significato della memoria culturale e sull'idea che l'arte possa connettere epoche diverse, generando nuovi significati ed emozioni. Il dialogo sarà in italiano ed inglese.
I due appuntamenti sono gratuiti con prenotazione obbligatoria su Eventbrite.
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L'ingresso avverrà da Via Maria Vittoria 3m.
Evento realizzato nell’ambito del progetto Sguardi del museo, sguardi sul museo. Ali Cherri e il bicentenario del Museo Egizio di Torino sostenuto dal PAC2024 - Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Nato nel 1976 a Beirut, Ali Cherri è un artista con base a Parigi, con tre decenni di pratica artistica tra film, performance, scultura in terracotta e bronzo , disegno e installazioni. Interroga i modi in cui la violenza politica si diffonde nei corpi delle persone e nel paesaggio fisico e culturale. Le opere di Ali Cherri sono incluse nelle collezioni, tra gli altri, del MoMA di New York, del British Museum, del Musée national d’art moderne - Centre Georges Pompidou, del Solomon R. Guggenheim Museum e del Cnap (Centre National des Arts Plastiques).
Charbel Haber è musicista, performer, artista visivo e compositore nato in Libano nel 1978. Ha iniziato la sua carriera alla fine degli anni '90 nel Libano post-bellico. Da allora, ha collaborato con artisti di varie discipline, sia libanesi che internazionali, come Rabih Mroué e Lina Majdalani, Ali Cherri, Ziad Antar, Joanna Hadjithomas e Khalil Joreige, Charbel Hajj Boutros, Tarek Atoui, Forced Entertainment e la compagnia di danza Maqamat, su progetti che spaziano dal cinema e le arti visive al teatro e, più recentemente, alla danza contemporanea. Ha anche co-fondato la prima band post-punk del Libano, "Scrambled Eggs," nel 1998 e ha successivamente co-fondato due etichette di musica sperimentale: "Those Kids Must Choke" e "Johnny Kafta's Kids Menu." È anche membro di diversi gruppi musicali e, nel corso degli anni, i suoi tour gli hanno permesso di incontrare e collaborare con artisti di free rock e improvvisazione. I suoi lavori più recenti includono la pubblicazione di un libro multimediale che contiene una raccolta di poesie e una serie di fotografie che accompagnano il suo ultimo album, "A Common Misunderstanding of the Speed of Light," pubblicato dall'etichetta "Other People" del musicista Nicolas Jaar, e "Enfin La Nuit" con Fadi Tabbal, pubblicato su Nahal Records.
Souhaib Ayoub è uno scrittore, performer e artista libanese. Ayoub ha pubblicato due romanzi in arabo: "L'homme de satin" (2018) e "Le loup de la famille" (2024). La sua pièce teatrale, "L'imperceptible suintement de la vie", che ha interpretato lui stesso, è stata diretta da Lina Majdalanie e Rabih Mroué nell'ambito di "Hartaqat" al Théâtre Vidy-Lausanne ed è stata presentata al "Festival delle Colline Torinesi" (2023). È autore e regista della pièce "les rêves qui dévorent la rivière" (2024).
Il lavoro di Ayoub esplora tematiche legate alla queerness, all'identità di genere, al corpo e allo spazio della morte e dei sogni ad occhi aperti, indagando i recessi nascosti della memoria individuale e collettiva. Nel 2013, ha fondato Taʿa Naktub ("scriviamoci"), un progetto volto a incoraggiare i giovani del mondo arabo a dedicarsi alla scrittura creativa
Francesca Bracchino si diploma alla Scuola del Teatro Stabile di Torino nel 2000 e da allora prende parte a diversi allestimenti del TST, diretta tra gli altri da Michele Di Mauro, Mauro Avogadro, Jean Cristophe Sais, Giancarlo Cobelli. Negli anni lavora con registi quali Cesare Lievi, Carmelo Rifici, Mario Perrotta, Ludovic Lagarde, con cui debutta al Festival de Avignon nel Richard III di Peter Verhelst, recitando per la prima volta in francese. Insieme a Michele Di Mauro, Carlotta Viscovo e Francesca Brizzolara è autrice del progetto Ferocemadreguerra. E' diretta da Leonardo Lidi ne “La casa di Bernarda Alba” per il Teatro Stabile di Torino. Nel 2023 collabora a Hartaquat di Lina Majdalanie e Rabih Mroué nella versione presentata al Festival delle Colline Torinesi. Nel 2004 vince il premio Eleonora Duse come migliore attrice emergente del teatro italiano. Dal 2021 è docente presso la scuola di formazione per attori del Teatro Stabile di Torino.
Performance e talk si inseriscono nell'ambito della prima residenza d'artista organizzata dal Museo Egizio, un'iniziativa che invita l'artista libanese Ali Cherri a esplorare il dialogo tra arte contemporanea e cultura millenaria. Il progetto mette in luce temi come la violenza e le sue ripercussioni sul patrimonio culturale, creando un legame unico tra le opere di Cherri e la collezione egizia, ed è sostenuto dal PAC2024 - Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura; sarà svelata il 20 novembre in occasione dei festeggiamenti dell'istituzione torinese.
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Dal lunedì al sabato dalle ore 9:00 alle 18:30