The Mensa Isiaca: a monument to the Christian Faith – Jean Winand
La scoperta della Mensa Isiaca (o Tabula Bembina) all'inizio del XVI secolo diede nuovo impulso alla frenesia geroglifica nell'Europa occidentale. Questo manufatto, che per due secoli fu ritenuto di estrema antichità, è in realtà un'opera romana del I secolo d.C. che probabilmente aveva un ruolo nel culto di Iside. Tuttavia, gli umanisti erano convinti che potesse fornire la chiave per decifrare i geroglifici. Il padre Athanasius Kircher (1602-1680) attribuì alla Mensa Isiaca un posto di rilievo nei suoi studi. Secondo lui, essa era la prova che gli Egizi avevano conservato una parte significativa della saggezza cristiana trasmessa da Dio ad Adamo. Uno scarabeo con testa umana, situato sul bordo inferiore della Mensa, giocò un ruolo cruciale nella sua ricostruzione della trasmissione della Fede. Curiosamente, questa figura è stata riprodotta in quattro manoscritti arabi del XVII-XVIII secolo del trattato del pseudo-Ibn Wahshiyya sulla scrittura segreta.
Nato nel 1962, Jean Winand è Professore ordinario presso l'Università di Liegi. È stato Preside della Facoltà di Lettere (2011-2017) e Primo Vice-Rettore dell'Università (2018-2022). È vincitore del Premio Annuale della Reale Accademia del Belgio, del Premio Quinquennale della Fondazione Universitaria del Belgio e dell'Anneliese Maier Forschungspreis (della Humboldt Stiftung, Germania). È membro della Reale Accademia del Belgio. Nel 2024-2025 sarà professore ospite presso il Collège de France (Parigi), l'Università di Torino e l'Università Carlo di Praga. Dal 2021 è titolare di una cattedra UNESCO.
I suoi principali ambiti di ricerca riguardano la scrittura geroglifica, le lingue e la letteratura dell’antico Egitto. Ha pubblicato ampiamente sulle questioni relative al tempo e all'aspetto nella lingua egizia antica, nonché su vari aspetti della sintassi e della semantica lessicale. Si interessa anche alla ricezione della scrittura geroglifica nel Rinascimento e nell'epoca barocca, con un'attenzione particolare alle opere del gesuita Athanasius Kircher. È l’ideatore del progetto Ramses, un corpus ampiamente annotato di tutti i testi in egiziano tardo, fondato nel 2007, che gestisce insieme a Stéphane Polis.
L'evento si terrà nella Sala Conferenze del Museo ed è a ingresso libero con prenotazione obbligatoria su Eventbrite, clicca QUI per prenotare il tuo posto.
In inglese con traduzione simultanea in sala.
Live streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del Museo.
La conferenza è organizzata in collaborazione con l'Associazione ACME, Amici e Collaboratori del Museo Egizio e con il Dipartimento di Studi Storici dell'Università di Torino.