“
Musei e migranti. Gli strumenti per l’incontro” è un progetto del
Museo Egizio con
ABCittà.
Si tratta di tre giornate di
formazione, studio e ascolto reciproco fra
operatori museali, culturali, sociali della città di Torino e di altre realtà. Ogni giornata è articolata in una
mattinata di ascolto di pratiche e sguardi, e un
pomeriggio di workshop, nelle sale del museo, facilitato da ABCittà.
PRIMA TAPPA (04 giugno 2018) - I BISOGNI DEI MIGRANTI I
musei sono impegnati da tempo ad affermare che, oltre a svolgere l’imprescindibile attività di studio, valorizzazione e conservazione di un patrimonio collettivo, sentono la responsabilità di essere vissuti anche come
luoghi di confronto e dialogo.
In particolare, il
dialogo interculturale nell’epoca delle migrazioni è percepito come un’emergenza a cui destinare impegno e risorse, per non mancare l’appuntamento con una società in rapidissima evoluzione. In questa giornata, la realtà migratoria è rappresentata da chi ha un ruolo nella prima accoglienza e da coloro che seguono il percorso di chi migra ed è in cerca di futuro, o è riuscito a definire un proprio ruolo sociale.
Un incontro sui bisogni dei migranti, sulle azioni possibili, al fine di sviluppare una forma di co-progettazione che favorisca un sistema virtuoso, finalizzato alla condivisione di riflessioni, risorse e risultati.
Le domande che fanno da sfondo a questo incontro sono:
• Quali sono le parole-chiave che fotografano la situazione attuale della realtà migratoria a Torino?
• Qual è l’urgenza più pressante?
• Quali i ‘fari’ per orientare l’azione nel futuro prossimo, e quali le risorse più vitali su cui fare leva?
SECONDA TAPPA (26 novembre 2018) - MUSEI E MIGRANTI: PRATICHE A CONFRONTO Come i musei italiani ed europei stanno affrontando la
questione migratoria, sia in termini di discorso pubblico che di riflessione interna? Quanto spazio danno alle voci di chi vive la vicenda migratoria in prima persona, e attraverso quali strumenti? Quali impatti, discorsi o anche messe in discussione genera questo tipo di ascolto e di attenzione? In che modo la curatela si lascia trasformare? Quali sono i
progetti più efficaci sul piano educativo e comunicativo? E poi, come si misura l’efficacia di un progetto?
In questa seconda giornata prendono la parola i musei con il racconto della propria visione o delle specifiche progettualità.
Nel pomeriggio, una sessione di “case clinic” incoraggia a riflettere su casi di studio concreti, affinando le capacità progettuali, nel confronto con il gruppo e lavorando sulla consapevolezza di limiti e possibilità.
Le domande che fanno da sfondo a questo incontro sono:
• Come affrontano la questione migratoria i musei europei?
• Quali sono gli strumenti che scelgono per dialogare con i migranti?
• Il pubblico multiculturale influenza le scelte museologiche?
• Quali progetti favoriscono maggiormente l’accessibilità culturale?
TERZA TAPPA (18 febbraio 2019) - MUSEI E CITTADINANZA: STRUMENTI DI DIALOGO Nel corso del terzo incontro, la cittadinanza è protagonista di un confronto sul
ruolo dei musei per il cambiamento sociale e il contrasto degli stereotipi: la tavola rotonda coinvolge la società civile e le associazioni che la rappresentano, capaci di rivolgersi a un pubblico eterogeneo interessato a comprendere meglio il ruolo e il potenziale dei musei.
Che cosa costruisce la dimensione della cittadinanza? Certamente la consapevolezza di diritti e doveri, la capacità di muoversi negli spazi e nei servizi pubblici, la coscienza del proprio ruolo dentro un tessuto sociale complesso. Ma forse anche altri elementi che si stanno costruendo giorno per giorno, e che vanno presi in considerazione con lucidità. È un’orchestra in cui suonano tanti strumenti, e qui proviamo a convocarne alcuni: quello dell’
educazione, della cura e della
sanità, del giornalismo (e più in generale del
linguaggio), della
giustizia.
Le domande che fanno da sfondo a questo incontro sono:
• In che modo musei, ospedali, scuole, carceri, uffici pubblici e tutti gli attori della società sono interconnessi?
• Come possiamo moltiplicare i momenti di ascolto reciproco?
• Come possiamo costruire relazioni durature, che rafforzino la rete sociale salvaguardando la specificità di ciascuno?
È possibile scaricare il
report della prima giornata , cliccando
qui.
È possibile scaricare il
report della seconda giornata, cliccando
qui